Da quando ero piccolo l’idea di visitare quella che è conosciuta come “l’ultima grande frontiera”, la prospettiva di sciare sull’incredibile neve dell’Alaska è sempre stato il mio sogno. Quando è nata l’opportunità di andare li e di sciare in una delle più famose zone dell’Alaska ho immediatamente accettato. Sono Samuel Confortola, un fotografo di outdoor e amante del freeride, e insieme a Lele Tizzoni e Gerry Cusini abbiamo intrapeso questa avventura alla scoperta delle nevi più pure del mondo.

Siamo andati per seguire un sogno. Perchè l’Alaska non era solo un luogo ai nostri occhi. Era un’idea, un’emozione. É per questo che ci siamo andati, per le emozioni che provavamo anche solo guardando sciare in quei posti leggende del freeride come Doug Coombs. Non stavamo viaggiando verso l’Alaska, ma verso le emozioni che sapevamo quel posto ci avrebbe dato.

Quando si tratta di viaggiare, sciare o fare sport outdoor, spesso il luogo di destinazione non è il fattore principale dell’esperienza. Perchè facciamo sport? Qual’è la vera ragione? Stiamo rincorrendo qualcosa, stiamo scappando da qualcosa, o forse stiamo facendo entrambe le cose.
Io so perchè lo faccio, o per lo meno penso di saperlo. Scio perchè in quel momento, sciare è l’unica cosa che conta. Sei concentrato su quello che hai davanti. Sei completamente assorto nel momento presente in un modo difficilmente raggiungibile in altre situazioni.

Gli sport outdoor ti danno questo senso di liberazione, ti danno l’opportunità di essere perfettamente consapevole del presente e felice, senza nessun pensiero su quello che è successo prima o su quello che succederà dopo. Sei completamente nel presente e libero da qualunque distrazione o emozione esterna. Nel Buddismo tibetano questa sensazione è conosciuta come Sati ed è una delle 7 fasi che portano all’Illuminazione.
Quando fai quella curva perfetta, raggiungi quella cima rocciosa o ti arrampichi su uno sperone perfetto, raggiungi un livello di consapevolezza che è veramente difficile ritrovare nella vita di tutti i giorni.
É questo che stavamo cercando. Non un posto, ma uno stato mentale. In questo viaggio carcavamo la libertà.